Alexander Valentino
1986 studente di fotografia presso l’Akademie der Künste di Berlino. 1997 si laurea in Architettura presso l’Università Federico II di Napoli, un anno Erasmus alla Bauhaus Universität di Weimar. Lavora come interior designer su progetti di ristrutturazione a Napoli, sostenendo contemporaneamente un movimento cittadino per la tutela dei paesaggi industriali minacciati di demolizione (Bagnoli). Tra il 1999 e il 2000 frequenta un master presso la Bartlett School of Architecture di Londra. Collabora nel Regno Unito a progetti di architettura radicale: RAV / Trangressive Architecture. Fonda CODOTUA, spazio per eventi artistici, Balham, Londra.
Nel 2001 si trasferisce a Roma e collabora con diversi studi di architettura: Fuksas/Ian+/Ma0. È membro di Stalker (2002-06) e cofondatore dell’Osservatorio Nomade per il quale coordina On/Corviale, On/Egnatia, On/Roma; produce e cura mostre: Kunstwerke Berlin, Palais di Tokyo Parigi, Triennale di Milano, Museion di Bolzano. Nel 2004 con Pietro Nunziante e Cristiano Luchetti fonda il laboratorio di architettura lan-nomade. Collabora con diversi programmi universitari nordamericani: Waterloo University, Ohio State University, Iowa State University, University of Washington, New Jersey Institute of Technology, University of Minnesota.
2007-09 coordina il progetto di ricerca European Roma Mapping finanziato dall’Agenzia Europea EACEA sulle condizioni abitative della popolazione Rom in Europa, cura le mostre delle opere nel Royal Institute of Architecture Londra/Royal Lanificio Napoli/Museo Nazionale d’Arte Contemporanea Bucarest/Giardini Biennale di Architettura Venezia, cura il libro di sintesi edito da Black Dog Publishing. 2013-15 è facilitatore di Romact-Romed, Programmi di inclusione sociale per la popolazione rom, fondato dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Dal 2015 al 2017 co-coordina il progetto ROMACT in Italia, gestendo i rapporti con le amministrazioni regionali e comunali e coordinando programmi e politiche locali rivolti alle comunità rom.
Kyong Park
Kyong Park è professore presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Università della California, San Diego (dal 2007) ed è stato il direttore fondatore di StoreFront for Art and Architecture a New York (1982–1998), il Centro internazionale per l’ecologia urbana a Detroit (1998–2001) e la Fondazione Centrala per le città del futuro a Rotterdam (2005–2006). È stato curatore della Biennale di Gwangju (1997) e direttore artistico e curatore capo dell’Anyang Public Art Project 2010 (2009–2010) in Corea del Sud. Le sue mostre personali includono Kyong Park: New Silk Road al Museo de Arte Contemporàneo de Castilla y León in Spagna (2009–2010) e Imagining New Eurasia, una sequenza di tre mostre d’arte di ricerca, commissionate ed esposte presso l’Asia Culture Center di Gwangju, Corea del Sud (2015–2018). Il suo progetto recente è una serie di collaborazioni con collettivi chiamati CiViChon, con la mostra City in a Village alla Biennale for Change di Vienna (2021), CiViChon 2.0, con la mostra Nomadic Forums for Future Communities all’Ob/Scene Festival in Corea del Sud ( 2022). È stato co-curatore del Padiglione Coreano per la Biennale di Architettura di Venezia 2023 e della mostra “2086: Together How?”
Martin Devrient
Nato nel 1970 a Saalfeld, una piccola città di confine nell’ex DDR. Ha studiato Storia dell’Arte, Storia e Civiltà dell’Islam e del Vicino Oriente Antico, poi Architettura (laurea 2001, Università Bauhaus di Weimar, 2002-07 Dottorato di Ricerca in Restauro Archeologico). Dopo diverse collaborazioni con studi di architettura, dal 2004 diventa fotografo, attività principale con mostre collettive e personali (Pan, Museo Madre), workshop (Lomè, Dakar) e docente di Storia della fotografia presso l’Istituto Universitario Orientale (2007- 11). Si specializza al confine tra fotografia e applicazioni virtuali: visite virtuali interattive – del Museo Madre (2008-12), Castel Capuano (2012), L’orientale Univ. (2022) ecc., e modelli 3D fotogrammetrici interattivi. Collaborazioni con artisti (Jeff Koons, Mimmo Paladino, Michele Iodice – Maiuri Popup negli scavi di Ercolano…) e associazioni (LAN – progetto EU-RoMa, CoolCity).
Giacomo Faiella
Nato a Napoli il 18/08/1970
Diplomato al Liceo Artistico Statale di Napoli nel 1987
Diploma presso l’Istituto Patafisico Partenopeo 2003.
Esperienze artistiche pertinenti:
Dal 2015 a oggi – Sviluppo di un Atlante Patafisico che formerà una raccolta stampata delle mie mappe del mondo disegnate nel corso degli anni. Queste mappe patafisiche includono Fractaland, Morph-World e Planisfero Palindromo.
Dal 2006 ad oggi – Creazione, con altre quattro persone, della moneta alternativa SCEC, nata a Napoli e ora circolante a livello nazionale con più di 20.000 partecipanti. Ho anche disegnato tutte le note SCEC utilizzate finora. Vedi www.arcipelagoscec.net per maggiori dettagli.
Dal 2001 ad oggi – Responsabile del progetto grafico e della produzione del manifesto ripiegato Patapart – pubblicazione annuale dell’Istituto Patafisico Partenopeo.
2007 – Creazione di una copia unica del libro Libro Contabile per una Chimera Pecuniaria per la fondazione dell’OPificio di EConomia POtenziale (OPECOPO) durante il primo incontro internazionale di pata-fisici a Napoli.
Sede operativa: Piazza E. De Nicola 46 – scala A int . 71 – 80137 Napoli